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Caserma Rossani – Biblioteca

Descrizione

La biblioteca Rossani, che nascerà in uno del lotti che compongono il progetto per la riqualificazione e il recupero dell’area della ex Caserma Rossani, andrà ad affiancarsi alla nuova Accademia delle Belle arti, al Parco e Polo delle Arti, al parco Gargasole e all’Urban Center, dando vita a un vero e proprio polo di arti e della cultura e nuovi luoghi di socializzazione e aggregazione per la cittadinanza.


IL PROGETTO IN SINTESI

Obiettivo dell’intervento è la creazione di un polo bibliotecario regionale caratterizzato da una flessibilità di utilizzo concettualmente diversa da una biblioteca di tipo tradizionale.

Il contestuale recupero e risanamento di due edifici, ed il cambio di destinazione d’uso sono corollari necessari al raggiungimento dell’obiettivo.

Complessivamente il nuovo polo bibliotecario regionale dovrà offrire spazi per:

  • La lettura e la ricerca
  • La libera fruizione ad utenze diversificate (persone con autonomia ridotta, bambini, adolescenti, adulti, anziani)
  • La fruizione di tecnologie multimediali
  • L’incontro e la convivialità
  • Il silenzio e lo studio
  • La conservazione di materiali librari e la loro fruizione diretta (ovvero tipologia di librerie a scaffale aperto)
  • Il lavoro tradizionale
  • Il lavoro in nuove forme temporanee e di co-working

La flessibilità d’uso richiesta dalla nuova funzionalità deve essere declinata insieme alle caratteristiche proprie degli edifici, ovvero alla trasformabilità dei due fabbricati.

Entrambi gli edifici presentano una scarsa propensione alla adattabilità dell’articolazione spaziale: tuttavia mentre la Palazzina comando – Edificio A, si presenta come un edificio di tipo “tradizionale”, ed i suoi spazi possono essere riutilizzati con funzioni aventi caratteristiche similari rispetto a quelle originarie, gli spazi della Casermetta – Edificio F, in origine destinati ad essere “depositi”, “armeria”, “centro tiro”, “autorimessa” e “camerate”, per essere adattati ad ospitare funzioni radicalmente differenti dalle originarie richiedono interventi di adeguamento e modifica più sostanziali.

Si è cercato di individuare modifiche compatibili con la caratteristica serialità dell’edificio che consentano una nuova e diversa fruizione dello spazio, pur senza stravolgere o compromettere la lettura dell’originale impianto, ovvero lasciando la possibilità di leggere attraverso le modifiche la trasformazione dell’impianto precedente.

In linea generale il recupero degli immobili prevede interventi di riorganizzazione dei sistemi distributivi con il rifacimento dei collegamenti verticali, limitate demolizioni di strutture ed ove necessario demolizione degli esistenti collegamenti verticali, completo adeguamento igienico sanitario e il rifacimento di tutte le finiture interne.

È previsto il rifacimento di tutti gli impianti (elettrici e meccanici), con installazione di impianto di climatizzazione, ed una importante dotazione di impianti speciali.

Le opere a farsi sono propedeutiche a garantire la fruizione pubblica dell’immobile e quindi è garantito il rispetto dei requisiti di accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche per le disabilità motorie.

Criteri conservativi saranno adottati per gli intonaci esterni e per gli elementi di pregio della palazzina A (porte e pavimentazioni).


COME MIGLIORA LA VITA DEI CITTADINI

Attraverso la riqualificazione e il recupero dell’area ex Rossani si intende fornire alla cittadinanza uno spazio che rappresenti sia un contenitore culturale che un luogo di incontro e aggregazione.

La Public Library presso la ex Caserma Rossani avrà anche un ruolo strategico nel progetto COLIBRÌ, pur non facendone formalmente parte.


IL PROGETTO COLIBRÌ

Il progetto  prevede un network informale di biblioteche scolastiche, urbane e di quartiere che il Comune di Bari intende formalmente costituire in una rete strutturata, organizzata e coerente dal punto di vista dell’identità visiva e degli standard di dotazione e gestione.

Un network che si compone di n. 11 biblioteche di quartiere e che nel Progetto verranno qualificate, rese più efficienti e allineate a uno standard condiviso, oltre che connesse attraverso un modello di gestione.

Le biblioteche si distribuiscono sull’intero territorio urbano e precisamente su 11 quartieri: Catino, San Paolo, Libertà, San Girolamo, Marconi, San Cataldo, San Nicola, Murat, Carrassi, Carbonara, Japigia.

Il concept del progetto COLIBRì – Biblioteche di Bari è quello di sistematizzare e consolidare una rete pubblica di biblioteche di quartiere distribuite su scala urbana che abbiano la capacità di promuovere un’adesione comunitaria attorno ad un modello di diffusione culturale inclusivo, partecipativo, proliferativo e plurale, che sia in grado di interpretare localmente i processi di trasformazione sociale in corso.

In un contesto che presenta un forte policentrismo identitario e morfologico come Bari, l’idea di affermare un sistema di biblioteche di quartiere intese come presidi di prossimità, non solo di lettura, ma anche e soprattutto di promozione culturale in forma multitarget e intergenerazionale, con una stretta relazione con le scuole e le associazioni del territorio, rappresenta per la città una grande potenzialità in termini di affermazione di un modello nuovo di cittadinanza sociale.

La città di Bari, dal punto di vista culturale, registra una forte centralizzazione dei propri contenitori (es. musei, gallerie, teatri, biblioteche centrali e universitarie, ecc.) che impattano debolmente sui tessuti semi-periferici e periferici dal punto di vista del coinvolgimento e che al contrario necessitano maggiormente di spazi in grado di aggregare e coinvolgere le realtà locali e le cittadinanze in un discorso comunitario di crescita, di cura, di attivismo e di relazione.

Centri culturali che assorbano al proprio interno un pluralismo di funzioni, di linguaggi e di opportunità a disposizione di un’utenza diversificata e in continuo mutamento.

Lette in quest’ottica plurale e proliferativa, la biblioteca Rossani e le altre di quartiere rappresentano una vera e propria sfida per la città di Bari in termini di infrastrutturazione socio-culturale e di coinvolgimento attivo delle cittadinanze, favorendo il consolidamento di una trama educativa sui quartieri in grado di interloquire e dialogare con l’intero sistema di istruzione e culturale alla scala più ampia.

Un modello reticolare che valorizza le identità e le aspirazioni dei singoli luoghi e si propone al loro interno come centro propulsore di iniziative di cambiamento, di partecipazione e di crescita educativa.


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Questo progetto sul portale Bari Innovazione Sociale (BIS) si inserisce nella categoria Grandi Opere.


Credits

  • Progetto realizzato da: Arch. Maria Tiziana Netti, Ing. Rocco Porfido, Arch. Elisabetta Fabbri, Ing. Marco resta, Ing. Biagio Laurieri
  • Responsabile del procedimento: Ing. Domenico Tondo (Comune di Bari – Ripartizione Infrastrutture, Viabilità e Opere Pubbliche)
Discussione
Senza commenti · 17/04/2020

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